MARVELIT presenta

Episodio 3 – IL CONTRATTACCO

 

Di Carmelo Mobilia

 

 

Pochi istanti prima...

<Credo che abbiamo un problema,> disse Scratch, agitando le orecchie <Lo sentite anche voi?>

<Sentire cosa?> fece Titan, guardandosi intorno <Non abbiamo tutti le tue orecchie.>

<Come un ronzio intermittente, come...> non finì la frase.

L’intera camera dell’albergo esplose in una mostruosa vampata di fuoco e vetri.

 

The Mark Hotel. Adesso.

 

Da globo di luce precipitarono fuori gli otto giovani supereroi, rimasti illesi grazie al tempestivo intervento di Wiccan.

 <Ce l’hai fatta, Billy. Ci hai salvato le chiappe. Ancora un secondo ed eravamo spacciati.> disse Patriot.

<Ringrazia Scratch. Appena ha parlato di un ronzio, ho capito immediatamente di cosa si trattava.>

< Uno di MDF viene assassinato ad un ricevimento da un suo assistente, e la sua camera di hotel – che non avrebbe potuto permettersi – viene fatta saltare in aria. Il mistero s’infittisce. Questo Renoir non era di certo quello che cercava di far credere.> osservò Thunder.

<Evidentemente. C’è qualcosa di molto più grosso sotto. Apparition, di cosa trattano i documenti?> chiese Hulkling.

<Lei mie scuse Theodore> disse l’androide <Ma purtroppo al momento dell’esplosione ho assunto una forma intangibile, facendo così cadere la busta dei documenti. Temo che siano andati perduti nell’esplosione.>

<Ma bene! L’unico indizio nelle nostre mani e tu te lo sei fatto sfuggire! Bei Vendicatori che siamo...> disse Black Arrow in un misto tra sarcasmo e rabbia.

<Perdonami Katherine, ma la mia sopravvivenza aveva la priorità. E’ tra i miei programmi primari, paragonabile a quello che tu chiameresti “riflesso incondizionato.>

<No, scusami tu App. E’che per assassinare quel Renoir hanno sparato ai miei... e voglio scoprire il perchè!>

<Lo scopriremo Kate e poi...>

<Vedrai che andrà tutto...>

Patriot e Scratch parlarono simultaneamente, desiderosi di consolare la ragazza. Evidentemente entrambi le erano molto affezionati.

<Non possiamo rimanere con le mani in mano comunque. Possiamo raggiungere gli altri e aiutarli nelle ricerche.> disse Wiccan.

<Già ma chi raggiungiamo? Speed è andato a sud, Noh Varr a Nord e Hallie ha detto di andare per vie secondarie,  prima di chiudere la comunicazione. > fede notare Titan.

<Non riesco a mettermi in comunicazione con loro. C’è qualcosa che disturba la frequenza.> disse Apparition.

<Questa cosa non mi piace.> notò Thunder, sospettoso.

<No, neanche a me. A questo punto suggerisco di dividerci in tre gruppi> disse Patriot <Io, Kate, Scratch e Tom prendiamo l’auto e andiamo a cercare Hallie, Ted e Billy andranno da Speed e Sigmund e Apparition da Marvel Boy.>

Si divisero come suggerito da Patriot. Mentre erano in volo alla ricerca di suo fratello, Wiccan venne preso da un inspiegabile  impulso.

<C’è qualcosa che...>

<Cosa? Che t’ha preso?> gli chiese Hulkling, che volava al suo fianco grazie ad un paio d’ali tipo pipistrello che s’era fatto spuntare sulla schiena col suo potere mutaforma.

<E’ qualcosa che non so spiegarti ma... scusami Teddy, ma io devo proprio andare!> disse, fermandosi di colpo.

<COSA!? E dove devi andare?>

<Alla base. Io... sento che qualcosa mi chiama lì.> rispose.

<Come devi andare alla base? E perchè? E come faccio a dirti dove siamo, sei i comunicatori sono andati? No senti, rimani qui. Non farà caz...>

<Scusami Teddy.> e così dicendo, si teletrasportò.

<BILLY!> gridò il mutaforma, ma il suo ragazzo era ormai scomparso.

 

Nel frattempo, sull’auto presa dal parcheggio dei Bishop, i quattro Vendicatori stavano discutendo sul da farsi.

<Dovremmo procurarci davvero un mezzo per muoverci. Non dico un jet, ma almeno un furgone o qualcosa del genere. Tipo A-Team. Non possiamo sempre affidarci al teletrasporto di Billy.> disse Tom Foster aka Titan.

<Hai ragione, ma al momento non è la nostra priorità. Spero solo che Hallie abbia rintracciato la macchina di quello che ha sparato.> disse Scratch.

<Già... lo spero anch’io.> disse Black Arrow, stringendo forte il volante tra le mani.

<Ascoltate!> disse Patriot seduto accanto a lei <Il comunicatore ha ripreso a funzionare!>

<Perdonate se ho momentaneamente oscurato il vostro segnale> disse la voce dall’altro capo della trasmittente <Ma ero impegnato ad occuparmi della vostra amichetta. Evidentemente non è brava quanto me nell’utilizzare la sua armatura.>

<E’ Pyron!> esclamò Eli.

< La vostra incursione durante il nostro annuncio alla nazione non è stata gradita. dunque Questo fa di voi dei nemici di Amaria, e i nemici di Amaria devono cadere tutti.  Se volete rivedere ancora viva questa specie di Iron Man con le tettine, venite nuovamente alle IGM, dove ci siamo scontrati l’ultima volta. E’ tutto.> e terminò la comunicazione.

I pezzi del puzzle cominciavano ad incastrarsi. Renoir aveva evidentemente dei legami con la Tekmax. Ma quali? Probabilmente il pezzo mancante era nei documenti andati distrutti.

 

Circa un’ora prima.

 

Iron Lass aveva seguito la pista giusta. L’auto che pedinava s’era fermata appena fuori città, davanti ad un edificio apparentemente vuoto. A scendere dalla macchina un uomo che rispondeva alla descrizione fattale da Scratch. Scese di quota e cercò di mettersi in comunicazione con i suoi compagni.

<Iron Lass a squadra, mi ricev...> venne abbattuta da una scarica al plasma.

Si sollevò lentamente da terra, dolorante, e si vide circondata da uomini della Tekmax.

<Non avete imparato niente dall’ultima volta eh?> emise dalle mani un impulso elettromagnetico che mise in corto le loro sofisticate armature: l’effetto sarebbe durati pochi minuti, ma sufficienti affinchè con i suoi pugni corazzati colpisse i terroristi, mettendoli K.O. Alle sue spalle però c’era chi le restituì il favore, colpendola con forza alla nuca.

<AAAAH!! C-chi caz...> ma sapeva già chi fosse ancor prima di girarsi: solo Pyron tra i terroristi aveva la potenza tale da poterla stendere in quel modo.

<Ancora voi mocciosi. Non sapete stare lontano dai guai. Avete mandato in fumo i nostri piani già una volta. Non ce ne sarà una seconda.>

<Così ci siete voi dietro l’omicidio Renoir. Perchè?>

Il terrorista in armatura dorata non rispose e la colpì nuovamente con un pugno. Hallie maledì la sua condizione che le impediva di togliersi quell’armatura che la rallentava: senza di essa avrebbe certamente schivato il colpo. Cercò di colpirlo a sua volta, ma Pyron parò i suoi tentativi, e la colpì una terza volta. Allora tentò nuovamente il trucco dell’impulso elettromagnetico, ma prima di riuscirvi venne colpita da due potenti raffiche. Stordita per i colpi ricevuti, cercò invano di alzarsi ma Pyron le fu addosso.

<Ora basta giocare, mocciosa.> e come due magli i pugni corazzati del terrorista s’abbatterono sulla giovane vendicatrice.

<Signore, tutto bene?> chiesero gli altri membri, riprendendosi.

<Certamente. Questa volta non sono stato io ad essere colto di sorpresa.>

<Non mi ero accorto di essere seguito...> disse Gabriel Benoit, l’assistente che sparò a Patrick Renoir.

<Che ne facciamo di lei?> chiese uno degli uomini.

<Questo è un dono degli dei, Arash. Abbiamo l’occasione di vendicarci dell’onta subita.> disse il loro leader.

 

Più tardi, agli impianti della Geffen Chemicals.

 

<... Se volete rivedere ancora viva questa specie di Iron Man con le tettine, venite nuovamente alle IGM, dove ci siamo scontrati l’ultima volta. E’ tutto.> disse Pyron utilizzando il comunicatore di Hallie.

<Non siamo riusciti a toglierle l’armatura, signore. Dal corpo di quella ragazzina fuoriesce una potente scarica bioelettrica, anche se è priva di sensi. Pare che la corazza serva a contenere tale energia.>

<Interessante. Allora legatela ai silos. In questo modo non potrà utilizzare i suoi poteri, a meno che non voglia saltare in aria.>

<Bene, signore.>

Poi si rivolse ad altri soldati

<Avete piazzato gli uomini nel perimetro?> 

<Signorsì!>

<State all’erta. Avete visto come sono arrivati la scorsa volta? Quei mocciosi sono rapidi, silenziosi.>

<Sissignore. Ma questa volta siamo preparati al loro arrivo.>

<Bene. Le telecamere sono pronte?>

<Certamente. Siamo pronti per girare.>

<Benissimo. Riprendiamo col piano originale allora.>

 

Il comunicato fu sentito da tutti i compagni di squadra. Il primo ad arrivare sul posto, ovviamente, fu Speed: come la volta scorsa il velocista penetrò nell’edificio indisturbato, abbattè alcuni dei sicari schivando i loro colpi e si diresse come una furia verso Pyron.

<Ok te lo dirò una volta sola: libera la mia amica altriment...> ma quando fu a poco di un metro dal terrorista corazzato, venne fulminato dalla barriera elettrica che Pyron aveva innalzato attorno a lui.

<Questi mocciosi non hanno ancora capito con chi hanno a che fare...  la volta scorsa hanno avuto dalla loro l’effetto sorpresa, stavolta è tutta un’altra faccenda.> disse sollevando il corpo del ragazzo <Legatelo assieme all’altra.>

 

* * *

 

L’auto con a bordo i quattro Giovani Vendicatori arrivò per ultima. I membri che sapevano volare erano arrivati in anticipo. Si erano dati appuntamento poco distante dall’impianto chimico.

<Sanno che siamo qui, me lo sento.> disse Titan.

<Bene, sono arrivati anche gli altri. E’ il momento di passare all’attacco.> disse Marvel Boy.

<Aspetta Noh-Varr. Non è il caso di essere avventati. Dobbiamo mettere a punto una strategia. Stavolta stanno aspettando il nostro arrivo, e abbiamo anche alcuni membri in meno.>

<Già a proposito Ted, dov’è Wiccan?> chiese Patriot

<Uh Biliy... è tornato alla base e, prima che me lo chiediate, non ho la minima idea del perchè. Ha detto di aver sentito una chiamata o qualcosa del genere...> gli rispose Hulkling.

<Non sarà andato a chiamare i Vendicatori?> disse Scratch

<Non lo so, ve l’ho detto... è sparito e basta.>

<Due dei nostri in mano di terroristi e il nostro membro più potente sparisce senza dare spiegazioni?> disse Thunder polemicamente.

<Ragazzi non so cosa dirvi... io...>

<Speed è con lui?>

<Forse. Non lo so, non so altro ve l’ho detto...>

<Ora non è il momento di discuterne. Io entro.> disse Black Arrow dirigendosi verso l’obiettivo.

<No aspettate. Non abbiamo ancora...>

<Basta parlare, androide. Io attacco dall’alto.> fece Marvel Boy innalzandosi in volo.

<Non possiamo lasciarli andare da soli. Scusa App, ma io vado con loro.> disse Patriot.

<Ti seguo.> disse Scratch.

<Dai, non stare a preoccuparti troppo. Io lo già affrontato questo Pyron; l’ho battuto una volta e posso rifarlo. Libererò gli altri in meno che non si dica.> disse Thunder cercando di rincuorare il compagno, poi si mise all’inseguimento gli altri.

<Io sono d’accordo con te, Apparition. Abbiamo bisogno di un piano.> disse Titan.

<Già e forse  me ne è appena venuto in mente uno...> rispose Hulkling.

 

<Vedi di trattenerti amico: è un impianto chimico, se esageri rischiamo di saltare per aria.>

<Non dirmi cosa devo fare, Sigmund. Non hai nulla da insegnarmi sul combattimento!>

Marvel Boy e Thuder attaccarono frontalmente, attirando il fuoco nemico, mentre Black Arrow e Scratch optarono per un agguato a sorpresa, colpendo di soppiatto. Coperto dai compagni Patriot andò alla ricerca dei prigionieri, abbattendo col suo scudo i terroristi che incontrava sul suo cammino.  Arrivò sul posto e vide Speed legato assieme ad Hallie, entrambi privi di sensi.

<Tranquilli ragazzi, son qua io, adesso vi libero...>

<No che non lo farai, ragazzino.> disse Pyron, puntandogli contro il suo braccio armato.

 <Pensavi credevi che sarebbe stato così facile? > Patriot alzò le mani, e uno dei sicari gli prese lo scudo.

<So che puoi comunicare con i tuoi compagni. Ordina la resa o giuro che di te e dei tuoi amici non rimarrà altro che la cenere...>

Eli si morse un labbro dal nervoso: Apparition aveva ragione, sarebbe servito un piano d’attacco, proprio come l’altra volta. Attaccare allo sbaraglio è stata una mossa davvero stupida. Poi attivò il suo comunicatore:

<Patriot a squadra. Non ce l’ho fatta, mi hanno beccato. Hanno anche Speed. E’ finita, cessate l’attacco.>

Le parole furono sentire da tutti i suoi compagni.

<Che cosa? Una resa? No, io...>

<Falla finita Noh- Varr. Hanno i ragazzi. Alziamo le mani e consegniamoci.> gli disse Thunder. Nel giro di pochi minuti i Giovani Vendicatori furono catturati e scortati all’interno, dove Pyron li aspettava.

<Adesso riprendiamo da dove c’eravamo interrotti> gridò mentre veniva ripreso  < Adesso capirete che noi di Tekmax non scherziamo affatto> poi prese Patriot per il bavero e lo esibì davanti alla camera <Se fra due ore esatte i nostri prigionieri di Amaria non verranno liberati noi uccideremo questi ragazzini arroganti che avete mandato per combatterci...>

<Lo posso abbattere anche da qui con una scarica fotonica.> disse sottovoce Marvel Boy .<Non t’azzardare!> lo redarguì  Black Arrow <Ha in ostaggio Eli e gli altri!>

<Già inoltre siamo in un fott%&$ impianto chimico, se sbagli il colpo condanni noi e mezza New York! > gli disse Scratch.

<E quello che gli ho detto anche io prima, ma pare che il buonsenso non faccia parte dell’addestramento dei kree....> aggiunse Thunder.

<Ah, siete solo dei vigliacchi, io...>

<Capo, ce n’è ancora uno!> gridò uno degli uomini, attirando l’attenzione.

Dall’ingresso principale, scortato dai terroristi in armatura arrivò Apparition che teneva per un braccio un uomo in camicia bianca. Pyron e i suoi riconobbero immediatamente di chi si trattasse.

<Renoir?> disse stupefatto.

<Esattamente. Quello a cui avete sparato era un androide, un Life Model Decoy. Il vero Patrick Renoir è qui. La sua vita in cambio di quella dei miei amici.> disse Apparition.

<Non sei nelle condizioni di trattare, robot. Alza le mani e non osare trucchetti o il negretto muore> disse puntando il suo pugno sulla tempia di Patriot. Apparition fece quanto gli venne detto e consegnò Renoir.

<Quest’uomo è un nemico di Amaria!!!> gridò Pyron <Costui che si spaccia per uno dei medici senza frontiere... uno che salva vite! ma in realtà, quest’uomo usava le forniture mediche per portare armi ai nemici della nostra nazione! Armi a causa delle quali dei bambini Amariani sono stati uccisi! Ecco i veri criminali! Ecco i veri terroristi! E voi invece avete imprigionato i nostri diplomatici! Siete un paese ipocrita e disonesto! Ma ora darò una dimostrazione, a voi e a tutto il mondo, di quello che riserviamo ai nemici della nostra nazione...>

<Ok, è ora di calare la maschera...> e non appena finì la frase “Renoir” subì una metamorfosi, la sua pelle divenne verde e il suo fisico più massiccio; si girò di scatto verso Pyron e lo colpì con un destro micidiale che lo scaraventò a terra.

<Hulkling!> gridò Patriot.

<E non solo!> a rispondergli fu Titan che, ridotte le sue dimensioni a pochi centimetri d’altezza, andò a liberare lui, Speed e Iron Lass, nello stesso momento in cui Apparition abbatteva gli uomini che avevano in custodia gli altri compagni. Thunder fece sfoggio della sua superforza sollevando uno dei terroristi e scaraventandolo contro altri tre. Scratch emise un ringhio animale e balzò addosso ad uno di loro.

Marvel Boy furioso cominciò a farli a pezzi, ricorrendo  a tutta la forza e ai poteri che la sua natura di extraterrestre gli consentiva di avere.

<Sono stato fin troppo paziente con voi, umani!> gridò < E’ ora che impariate contro chi vi siete messi! Un guerriero kree non chiede concede pietà!> i soldati corazzati cadevano come birilli davanti a lui. Pyron cercò di incenerirlo con le sue raffiche incandescenti, ma la velocità di Noh Varr gli permise di evitare il getto infuocato e di dargli addosso a lui: lo abbattè con un pugno e in un attimo fu sopra di lui.

<Ora non parli più, vero? Che fine ha fatto tutta la tua boria? Beh sono state le tue ultime parole...> era sul punto di colpirlo con un pugno, quando una scarica di energia mistica lo colpì, distogliendolo dal suo nemico.

<Ma chi....?>

<Billy!> gridò Hulkling.

Wiccan apparì dal nulla in mezzo alla stanza, lievitando a mezz’aria.

<Che fai, Billy?> disse Speed <Perchè hai compito Noh?>  ma suo fratello non rispose, esclamò sottovoce un incantesimo e agitando le mani emise delle strane saette blu, che formarono un enorme vortice sopra le loro teste, che tutt’a un tratto inghiottì tutti e undici i Giovani Vendicatori, facendoli sparire nel nulla.

 

Continua...

 

 

Le Note

 

Finalmente riprendono,  dopo anni di assenza, le avventure dei Giovani Vendicatori. Al timone non più l’amico Valerio Pastore (col quale comunque mi sono confrontato) ma io.

Non c’è molto da dire su questo episodio n. 3, se non che Patriot,  Black Arrow e Iron Lass appaiono su queste pagine dopo gli eventi narrati in Patrioti (Avengers Icons n. 33 - 37 e 41 -42)  in Occhio di Falco e in New Warriors.  Di loro tre abbiamo letto origini e motivazioni, ma degli altri? Chi sono i Nuovi Vendicatori, da dove vengono? Chi li ha formati, e perchè? Eh per scoprirlo lo sapete cosa dovete fare no?  -_^

Nel prossimo numero scopriremo dove è stato Wiccan e perchè si è comportato così... per ora, invece è tutto!

 

Carmelo Mobilia